Cisti di Baker

Eziopatogenesi

Il principale significato clinico di una cisti di Baker, o cisti poplitea, è costituito dalla sua probabile associazione con una lesione interna del ginocchio, come ad esempio una lesione cartilaginea o meniscale. L’eziopatogenesi di una cisti di Baker può anche essere ascrivibile ad una borsite in atto, ad esempio del muscolo semimembranoso o dei muscoli gemelli, oppure ad un difetto strutturale a carico della capsula posteriore, che causa un’erniazione della membrana sinoviale. La formazione della cisti è causata dalla fuoriuscita di liquido sinoviale dalla capsula ,che va a dare origine ad un sacco sinoviale chiuso.

Clinica e diagnosi

Il paziente riferisce di avvertire una sensazione di tensione a livello del cavo popliteo, che si acuisce soprattutto durante la flessione del ginocchio. Spesso questa sintomatologia s’irradia verso il polpaccio. La flessione e l’estensione completa del ginocchio non sono agevoli. Si avverte dolore spontaneo esacerbato dalla palpazione. A ginocchio in estensione ed in carico, può essere visibile una tumefazione arrotondata e fluttuante che può raggiungere le dimensioni di una pallina da ping-pong ed oltre. La diagnosi differenziale va posta con artrite reumatoide, aneurisma arterioso, tromboflebite o massa neoplastica. E’ importante ricordare che spesso nei bambini la cisti di Baker può insorgere spontaneamente, senza essere correlata a nessuna forma di patologia intra-articolare, in questi casi la sua risoluzione è spontanea e senza recidive. L’ecografia permette di confermare la diagnosi clinica, mentre la RM è in grado di rivelare la causa del versamento articolare del ginocchio.

Trattamento

Il suo corretto trattamento dipende da un altrettanto corretta diagnosi della patologia primaria, ossia della patologia che ne ha causato l’insorgenza, ed in una sua conseguente idonea cura.

Riabilitazione e ritorno dell’attività sportiva

La ripresa dell’attività sportiva dipende dalla risoluzione completa della patologia primaria.